Steve Jobs rifiutò l'operazione, a breve una biografia con contenuti esclusivi


Steve Jobs (Getty Images)

I NEGOZI DI LIBRI, DAL GIORNO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO LA SUA MORTE, SONO GIÀ PIENI DI OPERE CHE RACCONTANO LA VITA DI STEVE JOBS, IL FONDATORE DI APPLE. ORA PERÒ NE ESCE UNO A CUI COLLABORÒ LUI STESSO.

LA MORTE DI STEVE JOBS - Il geniale fondatore di Apple, l'uomo che ha ideato il personal computer e poi l'iPod, l'iPhone e l'iPad muore il 5 ottobre 2011 dopo lunga malattia. Non c'è da stupirsi se il giorno dopo la morte sugli scaffali delle librerie apparivano già i primi volumi che ne raccontavano la vita. In America esce però adesso una nuova biografia, intitolata semplicemente con nome e cognome di Steve Jobs, a cura dello scrittore Walter Isaacson, che si annuncia più interessante di quanto visto fino a oggi. Steve Jobs ha infatti rilasciato una dozzina di interviste esclusive con l'autore.


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L'OPERAZIONE CHIRURGICA - Steve Jobs rifiutò per molti mesi di farsi operare per il suo tumore. Il problema per non era semplicemente che fosse un convinto sostenitore dei metodi di cura naturali e un oppositore della medicina tradizionale. No: Steve Jobs non voleva che qualcuno, neppure un chirurgo, gli mettesse le mani dentro al suo corpo perché si sarebbe sentito "violato". Dopo, fu troppo tardi, anche se lui, come dice il libro, mentiva ai suoi collaboratori dicendo di essere guaritoe fuori pericolo.


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LA GUERRA DI ANDROID - Nel 2010 Google presenta al pubblico un nuovo tipo di smartphone, quello che utilizza il software AndroidQuando Steve Jobs ne viene al corrente, dà fuori di matto: lo considera un autentico furto del suo iPhone. Decide di aprire una guerra legale con Google nella quale si dichiara disposto a spendere ogni singolo centesimo dei 40 miliardi di dollari che Apple ha accumulato in banca. La definisce una "guerra termonucleare" che vuole combattere a ogni costo.