Brutto infortunio domestico per Steven Tyler: persi due denti

Perché oltre ai due denti Tyler si è tagliato, all'altezza della bocca e delle sopracciglia. In Paraguay per esibirsi ad un Rock Festival, il giudice di American Idol ha dovuto posticipare la propria performance di un giorno, perché malconcio e dolorante.Steven Tyler (Kikapress)
Gli incidenti domestici, si sa, sono i più pericolosi. A saperlo, potete giurarci, è ancheSteven Tyler, riuscito nell'impresa di rompersi due denti in bagno!
Il leader degli Aerosmith, da due anni giudice di American Idol, si è infatti 'frantumato' nella toilette del suo hotel in Paraguay. Secondo quanto appreso dalla stampa locale, il 63enne Steven sarebbe semplicemente caduto in doccia, per poi passare tre ore in ospedale.
Quando poi Steven è salito sul palco, davanti a 50 mila persone, e ha scelto di indossare gli occhiali da sole per la maggior parte del tempo.


Balotelli con la Fico "Ragazza Bunga Bunga"


Il quotidiano britannico apre così un articolo sulla relazione fra la showgirl campana e l'attaccante del Manchester City, Mario Balotelli. "La prosperosa brunetta è una delle ragazze del bunga bunga di Berlusconi", scrive il "Sun", che ha capito il motivo per cui ce l'hanno tutti con Balotelli...
2011 Raffaella Fico - 0
Anche senza volervo, Mario Balotelli è sempre sulle prime pagine dei tabloid. Se non si parla di lui per i fuochi d’artificio scoppiati in casa, si racconta dell’ultima multa presa per divieto di sosta o eccesso di velocità, oppure della straordinaria voglia di shopping che lo ha portato a comprare di tutto, tranne il ferro da stiro che gli aveva chiesto la madre e per il quale in fin dei conti era uscito di casa.
Il “Sun” che grazie alla straripante esuberanza di SuperMario ha incrementato sensibilmente il numero delle proprie vendite, oltre che di visite sulla sua versione online, quest’oggi analizza la situazione sentimentale dell’attaccante del Manchester City, legato ormai da qualche mese alla soubrette napoletana, Raffaella Fico (nella foto Kikapress).
In Inghilterra non si fanno scappare niente, soprattutto quando si parla di Italia: e dopo alcune ricerche da quelle parti sono venuti a sapere che la Fico – oltre che ex del Grande Fratello – è una delle ragazze coinvolte nell’inchiesta che vede protagonista Silvio Berlusconi per via delle feste che si svolgevano a casa sua.
“Balotelli’s busty brunette is bad boy Berlusconi bunga bunga babe. Because Mario needs a bit more drama in his life” (La prosperosa brunetta è una delle ragazze del bunga bunga di Berlusconi, giusto perchè Mario ha bisogno di complicarsi ancora una po’ la vita...), questo il titolo apparso sul quotidiano britannico che di fatto scredita la relazione fra il calciatore e la showgirl.
La Fico è raccontata dal “Sun” come la ragazza che voleva vendere la sua verginità per un milione di euro e che in passato ha avuto anche un flirt con Cristiano Ronaldo. “Prima della Fico – si legge nell’articolo dedicato alla storia tra i due – Balotelli si era legato a Sara Tommasi, altra ragazza del ‘Bunga Bunga’ berlusconiano...”.
“Perchè sempre io? – si chiede il ‘Sun’ in chiusura di pezzo facendo chiaro riferimento alla maglia mostrata da Balotelli durante il derby di Manchester -. Beh, se continui a legarti a ragazze come Raffaella Fico è molto facile capirne il motivo...”.
Eurosport

Maxi fila paralizza Roma: colpa del Festival?


Dai nostri inviati al Festival Internazionale del Film di Roma 2011.
Il 27 Ottobre è partita l'edizione 2011 del Festival Internazionale del Film di Roma. Ognianno, la domanda è: riuscirà questa rassegna fondersi con una città così grande edisinteressata? Le pubblicità tappezzano le fermate degli autobus e le strade, ma  la selezionedi film e ospiti è in tono minore. E poi i prezzi sono alti, la gente deve andare al lavoro: chi ha il tempo, chi ha i soldi? Giusto.

LITE SUL RED CARPET ROMANO DURANTE LA PRIMA SERATA: GUARDA LE FOTO
Come sempre, la location è l'Auditorium costruito da Renzo Piano, zona nord della Capitale. Già partendo da quartieri meridionali, in mattinata la città appariva in fermento. Flussi anomali di automobili, anche considerando l'ora di punta di un giorno lavorativo. Latangenziale Est era chiusa e presidiata come talvolta accade durante i cortei e le manifestazioni  di piazza. Le radio avvertivano: traffico congestionato a Roma nord, se potete girate al largo. Mi accusavo e battevo il petto per aver sottovalutato la città: "E io che pensavo che Roma  fosse indifferente al suo Festival del cinema, troppo impegnata a discutere del gol di Klose al derby (e certi giorni di quello di Turone alla Juve)  o a difendersi da alluvioni reali o annunciate. Invece un Festival , per quanto in disarmo, può ancora scuotere le sue abitudini".

TUTTE LE DIVE DI ROMA: UN FESTIVAL AL FEMMINILE
Ammetto di non averlo davvero pensato, forse ho solo provato a pensarlo.

Intanto, Corso Francia e il Ponte Duca D'Aosta erano paralizzati dal caos, l'aria era elettrica, chi trovava un parcheggio si lanciava fuori dall'auto come nelle migliori scene di The Day After Tomorrow. Romani di ogni età sciamavano a piedi verso la sponda del Tevere.

Ressa a Ponte Milvio per l'inaugurazione (con svendite) di un enorme negozio di elettronica...


Ma vuoi vedere che? E invece niente improvvisa passione. La verità, come spesso accade, era nei cartelloni pubblicitari. In tanti erano andati a Roma nord,  mica per il Festival, ma per l'inaugurazione , a Ponte Milvio, stessa zona di Roma, solo un ponte più in là, delcentro commerciale di elettronica più grande d'Italia. Una svendita di schermi piatti e smartphone che ha fatto numeri da partita da partita all'Olimpico e spinto molti adaccamparsi nella notte. File, tensione, risse, spintoni, vigili e polizia. Uno scenario che George Romero, con il suo Zombie, non avrebbe saputo raccontare meglio.
E il Festival? Alla stessa ora, c'erano soltanto scolaresche giornalisti. Roma sa a malapena che qui c'è una rassegna cinematografica internazionale. L'unico sussulto della giornata sono stati i tafferugli della sera: una trentina di esponenti del movimento di destra «Popolo di Roma» ha provato a fare irruzione sul tappeto rosso ed è stata respinta dalla polizia con una carica di alleggerimento. A ben vedere, è stato il momento di contatto più intenso  tra Roma e il Festival, in questa prima giornata.

Il grattacielo più alto del mondo: un chilometro in verticale


Il grattacielo più alto del mondo: un chilometro in verticale

Quanti piani di scale riuscite a fare prima che il fiatone abbia il sopravvento? SetteOtto? Provate a immaginare di doverscalare una torre alta 1000 metri...
Hanno appena inziato a costruirla a Jeddah, in Arabia Saudita, e sarà l'edificio più alto del mondo. (Grattacieli, case di ghiaccio, zoo e stadi: le opere degli architetti più famosi al mondo)

Si chiamerà Kingdom Tower e farà parte del grande complesso di Kingdom City, un centro residenziale e finanziario di oltre 5 milioni di metri quadrati. 
L'edificio ospiterà un hotel e un residence a cinque stelle, prestigiosi uffici, appartamenti di lusso e il più alto osservatorio panoramico del mondo: un terrazzo circolare di 30 metri di diametro costruito al 157 livello.

Clicca qui o sulla foto per vedere la fotogallery della Kingdom Tower
Clicca per vedere altre foto della Kingdom Tower
Sarà servito da 12 scale mobili e 59 ascesori supertecnologici capaci di muoversi alla velocità di 10 metri al secondo e la sua costruzione richiederà investimenti per circa 850 milioni di euro. (Scopri il gioiello di Mosdhe Safdie: uno dei grattacieli più strani di Singapore)
La costruzione di questa moderna torre di Babele, uscita dalle matite dello studio americano Adrian Smith + Gordon Gill Architecture, è una vera e propria sfida ingegneristica. Nella realizzazione di edifici di questo tipo uno degli ostacoli maggiori è il vento: la struttura a tre petali della Kingdom Tower è stata pensata per ridurre al minimo il carico areodinamico sulle facciate.
La forma dell'edificio inoltre minimizza le superfici esposte al sole e quindi i costi legati al raffrescamento degli interni.

Elisabetta Canalis con il nuovo fidanzato


Elisabetta Canalis con il nuovo fidanzato


GITA A BERLINO PER ELISABETTA CANALIS ACCOMPAGNATA DALLA SUA NUOVA FIAMMA, L’ATTORE AMERICANO DI ‘TRUE BLOOD’ MECHAD BROOKS. I DUE ERANO STATI PAPARAZZATI FUORI DA UN RISTORANTE A LOS ANGELES, MA ORA LE FOTO DALLA CAPITALE TEDESCA CONFERMANO IL FLIRT. A BERLINO ELISABETTA E BROOKS SONO STATI PROTAGONISTI DI UN QUI PRO QUO CON UN TASSISTA. LA VELINA È SALITA SU UN TAXI, MA POI È SCESA SUBITO PERCHÉ ERA GIÀ PRENOTATO. NESSUN ATTEGGIAMENTO DA DIVA PER LA CANALIS CHE È SCESA DAL TAXI CON UN SORRISO E NE HA ASPETTATO UN ALTRO.

Elisabetta Canalis
Elisabetta Canalis e Mechad in un negozio a Berlino.
Elisabetta Canalis

Elisabetta Canalis
Elisabetta CanalisElisabetta Canalis



Motomondiale - Dr. Costa "Marco è il campione di tutti"


Ancora scosso emozionato, il Dottor Costa ricorda Marco Simoncelli: "A me resta l'immagine del sogno di un ragazzo che voleva diventare campione.
 Per essere quel grande ragazzo che era ci voleva una famiglia come la sua"
2011 Costa cardinals - 0

"Non era un addio. Tutte le persone che stavano allo stesso tempo applaudendo e piangendo non facevano altro che vedere il suo sorriso. Simoncelli era uno di loro. Nel giorno del funerale è tornato a casa di tutti, nel loro cuore. Sic con il suo sorriso e i suoi sogni non è preda della morte ma è pane degli Dei, pane impastato dalle sue proprie mani. Chi ieri era lì ha avuto la fortuna di ricevere un pezzo di quel pane". Lo ha detto il Dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue la Moto Gp, intervenendo a Radio Sportiva l'indomani del funerale di Marco Simoncelli.
Che immagine le resta il giorno dopo i funerali di Marco?: "A me resta l'immagine del sogno di un ragazzo che voleva diventare campione. Un giorno lo sarebbe diventato. Oggi lo è diventato: il campione di tutti i ragazzi che vogliono sognare. Speravo che lo abbracciasse tutta l'Italia, così è stato. Marco dava la sensazione del superare i limiti, lo faceva con una schiettezza che lo rendeva possibile per tutti".
Una grande famiglia quella di Marco Simoncelli: "Per essere quel grande ragazzo che rea ci voleva una famiglia come la sua. Genitori che lo hanno protetto per realizzare il suo sogno. In una casa dove lui ha sempre sentito il calore che realizzava il suo sogno. Ho accarezzato il grembo di sua madre, dicendole, che fortuna hai avuto ad accogliere qui una creatura divina".

Elisabetta Canalis con il nuovo fidanzato


Gita a Berlino per Elisabetta Canalis accompagnata dalla sua nuova fiamma, l’attore americano di ‘True Blood’ Mechad Brooks. I due erano stati paparazzati fuori da un ristorante a Los Angeles, ma ora le foto dalla capitale tedesca confermano il flirt. A Berlino Elisabetta e Brooks sono stati protagonisti di un qui pro quo con un tassista. La velina è salita su un taxi, ma poi è scesa subito perché era già prenotato. Nessun atteggiamento da diva per la Canalis che è scesa dal taxi con un sorriso e ne ha aspettato un altro.

Elisabetta Canalis
Elisabetta Canalis e Mechad in un negozio a Berlino.
Elisabetta Canalis

Elisabetta Canalis
Elisabetta CanalisElisabetta Canalis



Il grattacielo più alto del mondo: un chilometro in verticale

Quanti piani di scale riuscite a fare prima che il fiatone abbia il sopravvento? SetteOtto? Provate a immaginare di doverscalare una torre alta 1000 metri...
Hanno appena inziato a costruirla a Jeddah, in Arabia Saudita, e sarà l'edificio più alto del mondo. (Grattacieli, case di ghiaccio, zoo e stadi: le opere degli architetti più famosi al mondo)

Si chiamerà Kingdom Tower e farà parte del grande complesso di Kingdom City, un centro residenziale e finanziario di oltre 5 milioni di metri quadrati. 
L'edificio ospiterà un hotel e un residence a cinque stelle, prestigiosi uffici, appartamenti di lusso e il più alto osservatorio panoramico del mondo: un terrazzo circolare di 30 metri di diametro costruito al 157 livello.

Clicca qui o sulla foto per vedere la fotogallery della Kingdom Tower
Clicca per vedere altre foto della Kingdom Tower
Sarà servito da 12 scale mobili e 59 ascesori supertecnologici capaci di muoversi alla velocità di 10 metri al secondo e la sua costruzione richiederà investimenti per circa 850 milioni di euro. (Scopri il gioiello di Mosdhe Safdie: uno dei grattacieli più strani di Singapore)
La costruzione di questa moderna torre di Babele, uscita dalle matite dello studio americano Adrian Smith + Gordon Gill Architecture, è una vera e propria sfida ingegneristica. Nella realizzazione di edifici di questo tipo uno degli ostacoli maggiori è il vento: la struttura a tre petali della Kingdom Tower è stata pensata per ridurre al minimo il carico areodinamico sulle facciate.
La forma dell'edificio inoltre minimizza le superfici esposte al sole e quindi i costi legati al raffrescamento degli interni.

Libia e debito Ue, Berlusconi? Non esiste


srkozy merkel box
Neanche un sms. Emarginati anche nell’ultimo atto della guerra in Libia. Nonostante le basi concesse, nonostante le missioni aeree condotte. Erano passate poche ore dalla conferma della morte di Muammar Gheddafi, che la «diplomazia delle videoconferenze» riprende a funzionare. A prendere l’iniziativa è la Casa Bianca. Interlocutori di Barack Obama sono il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro britannico David Cameron. L’Italia non c’è. Neanche un sms. Esclusione umiliante, Tanto più che non riguarda solo la Libia. Nella stessa giornata - l’altro ieri - poco della fine del Colonnello, Obama tiene un’altra videoconferenza. Stavolta il tema, non meno scottante, riguarda gli sviluppi della crisi del debito europea. A discuterne, stavolta, sono in quattro: i «tre della Libia» - Obama, Sarkozy e Cameron - e la cancelliera tedesca Angela Merkel (a comunicarlo è la Casa Bianca). Neanche in questa occasione, Silvio Berlusconi viene interpellato. Semplicemente, non esiste.

Trattativa in notturna Il caos libico si estende a Bruxelles. La riunione degli ambasciatori del Consiglio Atlantico si protrae oltre il previsto. Alla fine, dopo ore ed ore, finalmente l’annuncio di Rasmussen: «La Nato metterà fine alla missione in Libia il 31 ottobre». In realtà, cominciata poco prima delle 17, al quartier generale della Nato a Bruxelles sembrava quasi impossibile trovare la quadra. Una conferenza stampa del segretario generale era stata annunciata per le 18, poi è stata rinviata. L’impressione, suffragata da diverse fonti anonime e dalle dichiarazioni ufficiali dei giorni scorsi, è che non ci sia ancora una linea condivisa sul futuro in Libia. È stato lo stesso ammiraglio James Stavridis, comandante supremo della Nato per l’Europa, a proporre la fine della missione con un post su Facebook. Linea condivisa dal presidente francese Nicolas Sarkozy, che da Parigi ha ribadito la posizione della Francia, contraria a un proseguimento delle operazioni militari alleate: «La missione sta chiaramente arrivando alla fine».

Londra frena Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, da Londra ha invece affermato che la morte di Gheddafi «avvicina molto» la fine delle operazioni aggiungendo però di pensare che «noi vorremo essere sicuri che non ci siano ancora sacche di forze filo-Gheddafi ancora in grado di minacciare la popolazione civile». Comunque vada, la chiusura delle operazioni militari, sarà con tutta probabilità graduale. L’Alleanza dovrà verificare se vi siano le condizioni di sicurezza per i civili e se le nuove autorità libiche siano in grado di mantenere il controllo e la pace nel Paese. Anche Rasmussenn, nel pomeriggio, aveva sostenuto che il momento di dichiarare concluse le operazione «è molto più vicino. Concluderemo la missione coordinandoci con l’Onu e il Cnt». E sulla stessa linea si è espresso anche il presidente americano Barack Obama. «Tutto lascia immaginare che l’operazione non durerà ancora per molto», hanno confermato fonti diplomatiche a Bruxelles. Certo, osservano le stesse fonti, la morte del Colonnello non era l’obiettivo della missione, avviata in base alle risoluzioni approvate dal Consiglio di sicurezza dell’Onu per proteggere la popolazione civile. Ma in ogni caso «dovrebbe essere al massimo una questione di giorni. La decisione sullo stop alle azioni dovrà comunque essere presa dal Consiglio Atlantico». A Bruxelles si discute nella notte per trovare un punto d’incontro tra Londra e Parigi. L’operazione della Nato in Libia aveva preso il via il 31 marzo scorso. Fino a oggi gli aerei delle forze dell’Alleanza hanno compiuto oltre 26 mila missioni, di cui 9.618 considerate d’attacco, cioè contro obiettivi specifici. Il 21 settembre la durata della missione era stata prolungata di tre mesi.

Berlusconi lunedì in tribunale Assisterà all'interrogatorio di Mills


Il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari. Il legale inglese sarà in videoconferenza da Londra

Gli avvocati del premier, Niccolò Ghedini e  Piero Longo (Fotogramma)
Gli avvocati del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo (Fotogramma)
MILANO - Lunedì Silvio Berlusconi assisterà in aula a Milano all'interrogatorio, in videoconferenza da Londra, dell'avvocato inglese David Mills. Lo hanno fatto sapere i legali del premier, impegnati sabato nell'udienza sul caso Ruby. Nel processo Mills, il Cavaliere è accusato di corruzione in atti giudiziari per aver "comprato" con 600mila dollari testimonianze a lui favorevoli da parte del legale inglese nei due processi All Iberian e per tangenti alla guardia di finanza.
TESTE O IMPUTATO? - Lunedì, prima che David Mills inizi a deporre in videconferenza da Londra, i giudici della decima sezione penale dovranno decidere se sentirlo investe di testimone semplice o come teste-imputato di reato connesso. La sentenza che ha decreto la prescrizione per Mills, nei precedenti giudizi condannato a 4 anni e mezzo di reclusione, è da tempo definitiva. Se si considerasse solo questo aspetto Mills dovrebbe deporre come teste. Ma il legale d'affari britannico che inventò il sistema off-shore utilizzato anche da Fininvest è ancora coinvolto in due vicende giudiziarie: nel processo sui diritti tv di Mediaset Mills è imputato di riciclaggio; poi è indagato per falsa testimonianza in un'indagine della procura di Milano in relazione alla sua deposizione a Londra nel processo Sme. I giudici dovranno decidere se si tratta formalmente di fatti connessi con il procedimento a carico del premier che lunedì come hanno anticipato i suoi legali parteciperà all'udienza. Per farlo i giudici daranno prima la parola alle parti, poi si ritireranno in camera di consiglio per emettere l'apposita ordinanza. La deposizione di Mills da Londra quindi inizierà presumibilmente a metà mattinata.
CASO RUBY - Quanto al caso Ruby, processo in cui il premier deve rispondere di concussione e prostituzione minorile, i giudici milanesi decideranno il prossimo 23 novembre sulle richiesta di prova avanzate da accusa e difesa. Sabato gli avvocati Ghedini e Longo hanno depositato alcune memorie e pareri pro-veritate con i quali ritengo irrilevanti o chiedono di non ammettere alcune prove chieste dalla Procura inerenti alle liste dei testi, alle intercettazioni e conversazioni di cui era stata chiesta la trascrizione. L'udienza, nella quale Berlusconi non ha fatto valere il legittimo impedimento, è durata pochissimi minuti. I giudici hanno anche fissato un calendario di massima di udienze fino al maggio del 2012 al processo. Dopo quella del 23 novembre si tornerà in aula altre venti volte.

Steve Jobs rifiutò l'operazione, a breve una biografia con contenuti esclusivi


Steve Jobs (Getty Images)

I NEGOZI DI LIBRI, DAL GIORNO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO LA SUA MORTE, SONO GIÀ PIENI DI OPERE CHE RACCONTANO LA VITA DI STEVE JOBS, IL FONDATORE DI APPLE. ORA PERÒ NE ESCE UNO A CUI COLLABORÒ LUI STESSO.

LA MORTE DI STEVE JOBS - Il geniale fondatore di Apple, l'uomo che ha ideato il personal computer e poi l'iPod, l'iPhone e l'iPad muore il 5 ottobre 2011 dopo lunga malattia. Non c'è da stupirsi se il giorno dopo la morte sugli scaffali delle librerie apparivano già i primi volumi che ne raccontavano la vita. In America esce però adesso una nuova biografia, intitolata semplicemente con nome e cognome di Steve Jobs, a cura dello scrittore Walter Isaacson, che si annuncia più interessante di quanto visto fino a oggi. Steve Jobs ha infatti rilasciato una dozzina di interviste esclusive con l'autore.


Gli Indignati: perché amano Steve Jobs e contestano Bankitalia? 


L'OPERAZIONE CHIRURGICA - Steve Jobs rifiutò per molti mesi di farsi operare per il suo tumore. Il problema per non era semplicemente che fosse un convinto sostenitore dei metodi di cura naturali e un oppositore della medicina tradizionale. No: Steve Jobs non voleva che qualcuno, neppure un chirurgo, gli mettesse le mani dentro al suo corpo perché si sarebbe sentito "violato". Dopo, fu troppo tardi, anche se lui, come dice il libro, mentiva ai suoi collaboratori dicendo di essere guaritoe fuori pericolo.


Cancro al pancreas: ecco cosa ha ucciso Steve Jobs


LA GUERRA DI ANDROID - Nel 2010 Google presenta al pubblico un nuovo tipo di smartphone, quello che utilizza il software AndroidQuando Steve Jobs ne viene al corrente, dà fuori di matto: lo considera un autentico furto del suo iPhone. Decide di aprire una guerra legale con Google nella quale si dichiara disposto a spendere ogni singolo centesimo dei 40 miliardi di dollari che Apple ha accumulato in banca. La definisce una "guerra termonucleare" che vuole combattere a ogni costo.