Maxi fila paralizza Roma: colpa del Festival?


Dai nostri inviati al Festival Internazionale del Film di Roma 2011.
Il 27 Ottobre è partita l'edizione 2011 del Festival Internazionale del Film di Roma. Ognianno, la domanda è: riuscirà questa rassegna fondersi con una città così grande edisinteressata? Le pubblicità tappezzano le fermate degli autobus e le strade, ma  la selezionedi film e ospiti è in tono minore. E poi i prezzi sono alti, la gente deve andare al lavoro: chi ha il tempo, chi ha i soldi? Giusto.

LITE SUL RED CARPET ROMANO DURANTE LA PRIMA SERATA: GUARDA LE FOTO
Come sempre, la location è l'Auditorium costruito da Renzo Piano, zona nord della Capitale. Già partendo da quartieri meridionali, in mattinata la città appariva in fermento. Flussi anomali di automobili, anche considerando l'ora di punta di un giorno lavorativo. Latangenziale Est era chiusa e presidiata come talvolta accade durante i cortei e le manifestazioni  di piazza. Le radio avvertivano: traffico congestionato a Roma nord, se potete girate al largo. Mi accusavo e battevo il petto per aver sottovalutato la città: "E io che pensavo che Roma  fosse indifferente al suo Festival del cinema, troppo impegnata a discutere del gol di Klose al derby (e certi giorni di quello di Turone alla Juve)  o a difendersi da alluvioni reali o annunciate. Invece un Festival , per quanto in disarmo, può ancora scuotere le sue abitudini".

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Ammetto di non averlo davvero pensato, forse ho solo provato a pensarlo.

Intanto, Corso Francia e il Ponte Duca D'Aosta erano paralizzati dal caos, l'aria era elettrica, chi trovava un parcheggio si lanciava fuori dall'auto come nelle migliori scene di The Day After Tomorrow. Romani di ogni età sciamavano a piedi verso la sponda del Tevere.

Ressa a Ponte Milvio per l'inaugurazione (con svendite) di un enorme negozio di elettronica...


Ma vuoi vedere che? E invece niente improvvisa passione. La verità, come spesso accade, era nei cartelloni pubblicitari. In tanti erano andati a Roma nord,  mica per il Festival, ma per l'inaugurazione , a Ponte Milvio, stessa zona di Roma, solo un ponte più in là, delcentro commerciale di elettronica più grande d'Italia. Una svendita di schermi piatti e smartphone che ha fatto numeri da partita da partita all'Olimpico e spinto molti adaccamparsi nella notte. File, tensione, risse, spintoni, vigili e polizia. Uno scenario che George Romero, con il suo Zombie, non avrebbe saputo raccontare meglio.
E il Festival? Alla stessa ora, c'erano soltanto scolaresche giornalisti. Roma sa a malapena che qui c'è una rassegna cinematografica internazionale. L'unico sussulto della giornata sono stati i tafferugli della sera: una trentina di esponenti del movimento di destra «Popolo di Roma» ha provato a fare irruzione sul tappeto rosso ed è stata respinta dalla polizia con una carica di alleggerimento. A ben vedere, è stato il momento di contatto più intenso  tra Roma e il Festival, in questa prima giornata.