Non solo cinema al Festival di Venezia Vasco Rossi...

Non c'è lui, Vasco Rossi, assente giustificato, ma il documentario sulla sua vita firmato daAlessandro Paris e Sibille Righetti ha già conquistato il Lido (e non solo). "Questa storia qua" ha incassato 120mila euro in 169 sale, secondo i dati Cinetel, grazie a una proiezione in anteprima nei cinema collegati via satellite con Venezia. Il successo dei 75 minuti di filmato è dovuto alla bravura dei due registi, ma soprattutto a tutto quello che gira intorno al Blasco, il fascino delle sue canzoni, e in particolare la meraviglia del suo esordio. Un ragazzo di provincia che studia chitarra, fa il dj, combatte per farsi notare dalle case discografiche, cade nel dramma della cocaina che uccide il suo grande amico Massimo Riva e lo manda in galera. Un Vasco visto attraverso i super 8 conservati da amici e parenti, un affresco che la comunità di Zocca, cittadina del modenese, offre al cantante. Un Vasco che non può essere a Venezia, ma che comunque fa sentire la sua presenza. Con Facebook, tramite i contatti con i suoi fan, tramite le sue canzoni.






GUARDA IL TRAILER DI "QUESTA STORIA QUA":
Questa storia quaLa vita e la musica di Vasco Rossi. Un intimo e inedito ritratto dell'icona del rock italiano illustrato attraverso le sue canzoni, i suoi racconti e una nutrita selezione di materiale di repertorio.


E non si ferma a Vasco la presenza della musica sul tappeto rosso. C'era il rock dei Litfiba, conPiero Pelù e Ghigo Renzulli che hanno firmato la colonna sonora del film documentario su Nanda Pivano: "Dimmi dei nazi" è una suite composta per l'occasione, appositamente per"Pivano Blues — Sulla strada di Nanda" di Teresa Marchesi. "Dimmi dei nazi", tra l'altro, è quello che Hemingway disse alla Pivano quando la incontrò: «E' la suite che noi Litfiba dedichiamo a Nanda — hanno dichiarato i due musicisti ai giornalisti -, un viaggio/omaggio di frontiera alla madrina della nostra cultura alternativa, a lei che ci ha presentato il sogno più disincantato del mondo, perché la libertà di scelta costa sempre più cara. Noi, anche qui nella provincia estrema dell'Impero, abbiamo imparato a conquistarcela, anche grazie a lei».

I LITFIBA A VENEZIA:
L'ultimo film italiano rock? L'imbalsamatore.I Litfiba presentano a Venezia il documentario su Fernanda Pivano.
E per Nanda Pivano ha cantato anche Patty Smith, che alla letterata (la Pivano è stata poetessa e scrittrice) cui l'Italia deve la scoperta degli autori della beat generation ha dedicato un concerto sul red carpet. Sempre in tema di dediche, la "sacerdotessa del rock" - così è chiamata la cantautrice americana - ha intitolato"Winter", la sua canzone preferita, alla memoria della Pivano: «Con Fernanda ci siamo incontrate tante volte durante gli anni, non mi ricordo neanche quando ci siamo conosciute. Ma dell'ultima ricordo soprattutto il suo essere, come sempre, gioiosa e intima. La cosa che preferivo era cantare per lei. I suoi occhi non perdevano mai il contatto con i miei, e ricordo sempre il suo sorriso». E il lavoro della scrittrice è stato importante anche per la valorizzazione di grandi cantautori, da Dylan a De Andrè. E di tanti altri musicisti, le cui testimonianze arricchiscono "Dimmi dei nazi".